Specie marine, le sfide che si trovano ad affrontare e come possiamo aiutarle
Il 3 marzo l’ONU celebra il World Wildlife Day, la Giornata mondiale della fauna selvatica, importante evento internazionale che promuove una maggiore consapevolezza sui problemi di conservazione degli animali selvatici e della biodiversità negli ecosistemi naturali.
Anche in Italia la fauna selvatica include moltissime specie, sia terrestri che marine. Le prime sono circa 60.000, le seconde quasi 2.800. Entrambe purtroppo soggette a numerose minacce e bisognose di adeguata protezione. Esattamente come l’intera fauna globale: basti pensare che riferendoci alle sole specie marine, quelle a rischio di estinzione sono oltre 44.000. Cifre che purtroppo parlano da sole. Ecco allora le principali sfide che si trovano ad affrontare e come possiamo aiutarle concretamente.
Specie marine a rischio di estinzione
Secondo l’Unesco, entro il 2100 oltre la metà delle specie marine del mondo potrebbe estinguersi. E al momento il 60% dei principali ecosistemi marini internazionali risultano degradati o utilizzati in modo insostenibile.
Inoltre, stando a uno studio condotto dall’Università del Queensland e dall’Università di Santa Barbara (Stati Uniti), pubblicato su Ecosphere, sarebbero oltre 44.000 le specie marine già a rischio di estinzione a causa di fattori di stress antropico, principalmente inquinamento, pesca eccessiva, cambiamenti climatici.
Le più minacciate sono molluschi, coralli, echinodermi. Nello specifico i coralli goniopora, situati negli oceani Pacifico e Indiano e nel Golfo Persico, sono particolarmente colpiti dai cambiamenti climatici. Ma anche lumache di mare, stelle marine, pesci volanti sono a forte rischio. Persino i pesci specchio, pur vivendo a grandi profondità, subiscono gli effetti nefasti dell’inquinamento, sia organico che inorganico e nutritivo.
Senza contare che nel solo Mediterraneo vivono oltre 17.000 specie marine, ovvero il 10% di tutte quelle conosciute. Un patrimonio importantissimo minacciato dalla pesca eccessiva, dallo sviluppo economico insostenibile e dalle micro plastiche. Difatti secondo il WWF – più della metà delle specie di squali e razze che si trovano nel Mediterraneo è classificata a rischio di estinzione -. Dalle balene alle tartarughe fino agli squali.
Specie marine: le sfide che si trovano ad affrontare
Quali sono le principali minacce che le specie marine si trovano ad affrontare?
- Pesca eccessiva, pesca illegale, catture accidentali.
- Plastica e microplastiche. Nel solo Mediterraneo ogni anno finiscono fino a mezzo milione di tonnellate di rifiuti, che possono rimanervi per decenni se non addirittura secoli. Per non parlare delle insidiose microplastiche, che come spiega il WWF – raggiungono concentrazioni record nei fondali del Mediterraneo di 1,9 milioni di frammenti per metro quadrato. –
- Cambiamenti climatici. L’aumento delle temperature a livello globale minaccia seriamente le specie marine e nel Mediterraneo stanno addirittura aumentando il 20% più rapidamente che nel resto del mondo.
- Secondo i dati del WWF anche turismo, sviluppo costiero, trasporto marittimo, acquacoltura, produzione di petrolio e gas, estrazione mineraria, energia eolica offshore, rappresentano minacce in costante crescita.
Specie marine: come possiamo aiutarle
Promuovere la pesca sostenibile e supportare le comunità costiere, promuovere un consumo sostenibile di pesce, ridurre il consumo quotidiano di plastica ed evitare di abbandonarla in acqua o sulle spiagge, combattere l’inquinamento. Sono tutte azioni necessarie e quanto mai urgenti per preservare la biodiversità e proteggere le specie marine minacciate. Ma anche noi, nella nostra quotidianità, possiamo fare la differenza. In che modo?
- Diminuendo drasticamente l’utilizzo della plastica. Dicendo no, per esempio, a confezioni di questo materiale e sì ai prodotti sfusi. Ma anche no all’acqua in bottiglia, una delle maggiori fonti di inquinamento da plastica, e sì all’acqua di rubinetto.
- Prediligendo pesce proveniente da attività rispettose dell’ambiente, che garantiscano la tracciabilità del prodotto e la sua sostenibilità.
- Partecipando a campagne di sensibilizzazione, raccolte fondi, iniziative a tema.
In definitiva adottando uno stile di vita improntato il più possibile alla responsabilità nei confronti del Pianeta e degli oceani.
Martin Luther King
Quando bevi da una bottiglia di plastica sei consapevole che…
in Italia ne consumiamo 11 MLD all’anno e siamo primi in Europa e secondi dopo il Messico nel mondo?
Nel Mediterraneo finiscono 33.000 bottiglie al minuto. Che impiegano 450 anni per decomporsi.
Entro il 2050 avremo più plastica che pesci negli oceani. Con conseguenze enormi per tutto il pianeta.
Prendine coscienza. CAMBIA LE TUE ABITUDINI
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