Nuova direttiva europea sull’acqua potabile: dall’acqua di rubinetto di alta qualità alla riduzione delle bottiglie di plastica, ecco cosa prevede
Acqua di rubinetto sicura e di ottima qualità in tutta l’UE, meno bottiglie di plastica e meno inquinamento, ma anche risparmio economico e maggiore accessibilità. Sono questi i principali obiettivi della nuova direttiva europea sull’acqua potabile, che limita in modo più severo alcuni contaminanti e incentiva, d’altro canto, il rispetto dell’ambiente, incoraggiandoci a bere più acqua di rubinetto e meno acqua imbottigliata.
Entrata in vigore il 12 gennaio 2021, anche se gli Stati membri hanno ancora due anni di tempo per recepire le modifiche, la Direttiva (UE) 2020/2184 è la prima legislazione europea adottata grazie a un’iniziativa dei cittadini, la Right2Water, nata per chiedere acqua potabile sicura e servizi igienico-sanitari adeguati per tutti. L’iniziativa ha raccolto oltre 1.600.000 firme ed è grazie ad essa che è stato avviato questo importante cambiamento. A dimostrazione che l’unione fa davvero la forza. Ecco allora cosa prevede la nuova direttiva europea sull’acqua potabile.
Migliore qualità dell’acqua potabile
Limiti più restrittivi per i contaminanti, sia vecchi che nuovi: dal piombo (il cui limite è fissato a 10 µg/l) alle microplastiche, dai clorati e cloriti (sottoprodotti della disinfezione chimica delle acque tramite cloro e suoi composti) ai Pfas (sostanze perfluoroalchiliche molto utilizzate a livello industriale). E nuove regole sono previste anche per l’acqua demineralizzata, addolcita o sottoposta ad altri trattamenti, che non deve assolutamente essere corrosiva o aggressiva.
È quanto stabilisce la nuova direttiva europea, che mira a rendere l’acqua di rubinetto ancora più sicura, in modo da aumentare la fiducia di tutti noi e incentivarci a preferirla alle inquinanti bottiglie di plastica. Insomma, d’ora in avanti varrà assolutamente la pena consumare acqua di rubinetto, meglio ancora se armonizzata con sistemi in grado di renderla energeticamente compatibile, viva e fresca esattamente come quella di montagna.
Ulteriore cambiamento apportato dalla normativa riguarda il metodo di monitoraggio dell’acqua, che sarà basato sull’individuazione dei rischi e sulla gestione della catena di approvvigionamento, dal bacino idrografico al rubinetto. Valutazione che prende in considerazione sia i bacini idrografici per i punti di estrazione dell’acqua potabile, che i sistemi di fornitura e di distribuzione domestica.
Nuova direttiva europea sull’acqua potabile: meno bottiglie di plastica, meno inquinamento
Migliorando la qualità e la sicurezza dell’acqua di rubinetto, e promuovendo nel contempo una maggiore trasparenza sui controlli, la nuova direttiva europea si propone di ridurre il consumo di acqua in bottiglia. Le stime prevedono una riduzione del 17%, che sarebbe di grande aiuto per l’ambiente, tuttora soffocato dai devastanti rifiuti di plastica, uno dei materiali più inquinanti al mondo.
Le bottiglie, per esempio, ci mettono fino a 1000 anni prima di degradarsi. Inoltre non solo la loro lavorazione, partendo da petrolio e gas fossile, rilascia pericolose quantità di gas serra, ma anche il trasporto, viaggiando in gran parte sui TIR, comporta notevoli ripercussioni sull’inquinamento atmosferico a causa del carburante e delle emissioni di CO₂.
Senza contare che il suo consumo implica un grosso risparmio economico per tutti noi. Nel corso di un anno, stando alla Commissione UE, risparmieremo circa 600 milioni di euro.
Accesso all’acqua per tutti i cittadini, inclusi i gruppi più vulnerabili
Non solo riduzione dell’inquinamento da plastica e maggiore sicurezza dell’acqua potabile, la nuova direttiva europea si spinge oltre. E chiede che l’acqua sia fornita gratuitamente negli spazi pubblici, incoraggiando l’installazione di distributori sia all’interno che all’esterno, rendendola accessibile anche per le categorie più vulnerabili.
Incoraggia inoltre mense, servizi di ristorazione, ristoranti a mettere a disposizione della clientela acqua gratuita o a prezzi ridotti. Perché l’acqua non può e non deve essere un bene di lusso.
Nuova direttiva europea sull’acqua potabile: maggiore trasparenza nelle bollette
Mai più bollette indecifrabili, la nuova direttiva europea garantisce maggiore trasparenza. D’ora in avanti le bollette dovranno infatti riportare:
- dati sul costo dell’acqua potabile
- volume consumato dal nucleo familiare
- tendenze del consumo annuo
- confronto con il consumo medio di un nucleo familiare.
I consumatori potranno anche accedere a dati di facile consultazione riguardanti, per esempio, la qualità dell’acqua potabile, i trattamenti e i programmi di controllo e monitoraggio cui è sottoposta, il contenuto di ferro, la sua durezza e altre informazioni.
Insomma, d’ora in avanti scegliere l’acqua di rubinetto comporterà innumerevoli vantaggi, sia dal punto di vista economico che ambientale. E allora fai anche tu la scelta giusta!
Senza esitare rispondo: Amore e Gratitudine
Masaru Emoto
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